Cammino Neocatecumenale

Il Cammino Neocatecumenalemadonna_kiko

Nella Chiesa primitiva, quando il mondo era pagano, chi voleva farsi cristiano doveva iniziare un «catecumenato», che era un itinerario di formazione per prepararsi al Battesimo. Oggi il processo di secolarizzazione ha portato tanta gente ad abbandonare la fede e la Chiesa: per questo è necessario un itinerario di formazione al cristianesimo. Il Cammino Neocatecumenale non è un movimento o un'associazione, ma uno strumento nelle parrocchie al servizio dei Vescovi per riportare alla fede tanta gente che l'ha abbandonata. Iniziato negli anni '60 in uno dei sobborghi più poveri di Madrid da Kiko Argúello e da Carmen Hernandez, venne promosso dall'allora Arcivescovo di Madrid, Casimiro Morcillo, che constatò in quel primo gruppo una vera riscoperta della Parola di Dio ed un'attuazione pratica del rinnovamento liturgico promosso proprio in quegli anni dal Concilio.

Vista la positiva esperienza nelle parrocchie di Madrid e di Roma, nel 1974 la Congregazione per il Culto Divino indicò il nome di Cammino Neocatecumenale per questa esperienza. Si tratta di un cammino di conversione attraverso il quale si possono riscoprire le ricchezze del Battesimo. Il Cammino Neocatecumenale si conferma nei nuovi Statuti (approvati definitivamente nel 2008) come un modello di catecumenato post-battesimale da impartire sotto la direzione dei Vescovi diocesani o, come lo aveva definito Giovanni Paolo II in parole trascritte nell’art. 1° del testo statutario, come un ”itinerario di formazione cattolica”: un programma di formazione alla vita cristiana della persona, di base principalmente catechetica e liturgica, impartito in comunità e condotto secondo ritmi e metodi specifici. [LINK AL SITO DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE]
 


  • L’educazione è cosa di cuore e solo Dio ne possiede le chiavi

  • Cari amici, vedo in voi le “sentinelle del mattino” in quest’alba del terzo millennio

  • Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro